Febbraio

sabato 12/02/2011

VENDITA SPECIE PROTETTA, UN ARRESTO

NAPOLI: Giuseppe Salzano, Responsabile delle Guardie Zoofile dell'EMPA, scandagliando il sito "Subito.it", un vero e proprio mercato virtuale su cui è possibile commerciare qualsiasi cosa, intercetta l'annuncio della vendita di tre Verdoni ( nella foto), opera di un 28enne poi arrestato dagli agenti del corpo forestale, specie protetta dalla legge numero 157/92. "Subito" scatta il meccanismo teso ad intrappolare il venditore abusivo. Roberto Mottola, Comandante della Stazione del corpo forestale dello stato di Napoli, coadiuvato da Fabio Procaccini Delegato Provinciale della LIPU e Guardia Zoofila, pianifica l'operazione: Giuseppe Salzano si finge acquirente e concorda l'appuntamento con il venditore nell'area antistante il Pronto Soccorso del noto Ospedale Cardarelli di Napoli. All'appuntamento Salzano si presenta accompagnato da un agente del CFS mentre altri due agenti, del reparto motociclistico del CFS, si appostano poco distanti dal luogo dell'appuntamento e così anche, in un posto diverso, Roberto Mottola (Comandante della Stazione del CFS) e Fabio Procaccini della LIPU. Avvenuto il contatto fra i finti acquirenti ed il venditore e dopo aver trattato per qualche minuto, gli uomini del CFS hanno bloccato la finta negoziazione ed hanno condotto negli uffici M. B., 28 anni, di Giugliano dove lo hanno denunciato per maltrattamento agli animali e per la vendita di fauna protetta. I quattro sventurati Verdoni hanno poi ritrovato la loro libertà nel Bosco della Clinica Colucci. "Il commercio di fauna protetta si è adeguato ed ha trovato in nuovo canale di smercio: i siti internet - dichiara Fabio Procaccini - è bene che i gestori dei siti web si adeguino e operino le necessarie verifiche di legalità prima di pubblicare annunci di vendita. Vaglieremo anche la posizione dei responsabili dei siti che consentono la diffusione dei messaggi di vendita di animali protetti"

19/02/2011

 

Ferrara: città premiata dal ministro Brambilla perché amica degli animali

 

Ferrara ama gli animali e lo ha dimostrato adottando e concretizzando, spesso all'avanguardia rispetto al territorio nazionale, provvedimenti per la loro tutela. Per queste ragioni domani a Milano, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo, le sara' conferito il titolo di 'Comune animal friendly'. A ricevere il premio dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e da un rappresentante dell'Anci sara' l'assessore comunale alla Sanita' Chiara Sapigni.

"E' la conferma - si legge una nota dell'amministrazione ferrarese - di una sensibilita' e di provvedimenti a favore degli animali diffusi da tempo nel nostro territorio, anche in linea con le indicazioni dell'ordinanza prototipo proposta a tutti i sindaci italiani (nel 2010) dal 'Comitato per un'Italia davvero amica degli animali' e che riunisce Ministero, Anci, Upi e associazioni nazionali animaliste e ambientaliste".

Il Comune di Ferrara, infatti, in questi anni ha fatto suo l'impegno di adottare e concretizzare a livello locale, l'applicazione del quadro normativo a tutela degli animali, situandosi in certi ambiti all'avanguardia. Gestisce infatti un'anagrafe canina di 16.839 cani regolarmente iscritti (1 cane ogni 8 abitanti), collocandosi al terzo posto nella Regione, dopo Bologna e Ravenna. Nel 2010 sono stati registrati 1.966 cani. Inoltre, sono regolarmente censite 38 colonie feline. Il 'Regolamento comunale sulla tutela degli animali' (deliberato dal Consiglio Comunale il 24/11/2008) ha anticipato sul territorio l'adozione di misure volte a garantire il rispetto degli animali e il valore della corretta convivenza tra questi e l'uomo.

 

26/02/2011

Sorgà: cancellato il limite al numero di animali in casa

La storia si era diffusa sul web ad una velocità incredibile. Giambattista Bazzani, Primo cittadino del ridente comune di Sorgà, nel veronese, aveva deciso di imporre un numero massimo al numero di animali da tenere in casa. Due cani o due gatti, o un cane e un gatto, non di più.

Immaginare la disperazione di un proprietario di tre cani (ad esempio) costretto a liberarsi di uno appare un'operazione piuttosto difficile. Ma il Primo cittadino non ci ha  sicuramente pensato, lui, al contrario di quanto potrebbe sembrare, gli animali non li odia ed anzi pare conviva tranquillamente con cani e cavalli. La sua difesa? L'amare "troppo" gli animali, così tanto da pensare ad uno spazio vitale minimo per loro. Da qui pare sia arrivata la proposta di limitarne il numero in casa.

Il rischio era però di far finire in canile o in gattile (o peggio abbandonati) gli animali "in esubero" di proprietari sprovvisti di un ampio giardino costretti comunque ad una dolorosissima scelta.  Una tesi questa fortemente sostenuta anche attraverso internet:

" mi piacerebbe - scrive Loredana Pronio (Udc) in una nota su facebook - che tutta Sorgà gli consegnasse ogni animale che ha nelle case anche perchè, chi avrebbe il coraggio di fare la scelta di far rimanere un cane od un gatto  piuttosto che un altro?"

Intanto, dopo le manifestazioni degli animalisti, con tamburi e fischietti sotto casa del sindaco e una telefonata del sottosegretario Francesca Martini,  nella quale è stato fatto notare che il regolemento adottato prevedeva "norme restrittive e non legittime" il suddetto è stato modificato. Ora, secondo quanto riportato dal sito L'Arena.it, non sarà più "obbligatorio" avere il benestare del sindaco per tenere un numero maggiore di animali in casa, ma sarà semplicemente "opportuno".

Esultano le associazioni ed anche Bazzani si è detto soddisfatto dell'accordo raggiunto: "Non abbiamo mai pensato di limitare la libertà di ognuno di detenere animali d'affezione e non vorrei passare alla storia come il sindaco dei cani". Avendo modificato il regolamento per tempo, molto probabilmente ciò non accadrà.

Marzo

09/03/2011

 

Test dei cosmetici sugli animali
Lav: «L'Ue confermi lo stop del 2013»

Due weekend di mobilitazione nelle piazze per una petizione che chiede a Bruxelles di rispettare la moratoria

Test dei cosmetici sugli animali
Lav: «L'Ue confermi lo stop del 2013»

Due weekend di mobilitazione nelle piazze per una petizione che chiede a Bruxelles di rispettare la moratoria

ROMA - La Lav (Lega italiana antivivisezione) scenderà in centinaia di piazze il 2-3 aprile e il 9-10 aprile per far firmare ai cittadini la petizione che chiede alla commissione Ue e al Parlamento europeo di far rispettare la scadenza, fissata al 2013, del bando sui test cosmetici agli animali.

TEST INVASIVI - «Migliaia di conigli, cavie, topi e ratti ogni anno vengono iniettati, bruciati e resi ciechi in tutto il mondo per sperimentare shampoo, rossetti o deodoranti destinati all'Europa», spiega in proposito l'associazione, precisando che «fino al marzo 2013, infatti, rimangono praticabili ancora cinque test su animali, fortemente invasivi: tossicità per uso ripetuto, inclusi sensibilizzazione cutanea e cancerogenicità, tossicità riproduttiva e tossico cinetica».

RISCHIO POSTICIPO - Ma il divieto, a livello comunitario, di testare e commercializzare materie prime cosmetiche sperimentate su animali, precisa la Lav, «purtroppo rischia di essere nuovamente posticipato. Nonostante la chiara posizione contraria dell'opinione pubblica, infatti, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo stanno prendendo in considerazione un possibile slittamento». Per questo la Lav sarà presente in centinaia di piazze d'Italia «per chiedere alle Istituzioni il rispetto della data del bando e ai consumatori di preferire sempre i prodotti cosmetici non testati su animali».

 

09/03/2011

Uccide e mangia cane: denunciato

 

Ha ucciso il suo cane, ne ha sezionato il cadavere e l'ha mangiato, mettendo le zampe a marinare come prosciutti. I resti dell'animale sono stati scoperti in un casolare alle pendici di una collina, nei pressi di Firenze. Un giovane di 23 anni è stato denunciato e rischia fino a tre anni di carcere. L'uomo aveva segnalato l'uccisione del cane su Facebook e da lì sono scattate le indagini.

 

10/03/2011

 

Allarme ciccia anche per cani e gatti
Le cure? Movimento e prevenzione

Per tutto marzo sarà possibile far visitare gratuitamente il proprio animale presso più di 3.600 medici veterinari

Nel vivo la sesta «Stagione». Un cane su quattro ha tendenza al sovrappeso

Allarme ciccia anche per cani e gatti
Le cure? Movimento e prevenzione

Per tutto marzo sarà possibile far visitare gratuitamente il proprio animale presso più di 3.600 medici veterinari

La minuscola protuberanza di cui, tra pelle e pelo, non ci si era mai accorti durante le coccole di tutti i giorni e che potrebbe essere un piccolo tumore in fase embrionale. Una postura non corretta che può essere indice di un problema articolare più serio. Un'alterazione delle mucose o la presenza di infezioni nella bocca. E, ancora, quel principio di sovrappeso che in alcune razze può anche fare cane simpatico ma che a lungo andare può trasformarsi in obesità vera e propria e condurre all'insorgenza di una catena di patologie ben più gravi. Sono tanti i piccoli campanelli di allarme di cui i proprietari di animali domestici a volte non si rendono conto. E che possono essere invece messi in luce da una visita veterinaria di controllo che permetta di intervenire per tempo e di risolvere, in molti casi, problemi di salute che se trascurati possono finire col diventare anche letali. E' questa la filosofia di fondo della «Stagione della prevenzione», la campagna di visite gratuite promosse dalla Hill's e dall'Associazione medici veterinari italiani e con il patrocinio della Fnovi a cui aderiscono quest'anno più di 3.600 ambulatori in tutta Italia.

LA VISITA DI BASE - Per tutto il mese di marzo sarà possibile contattare i medici aderenti e fissare un appuntamento per una visita di base che ha come obiettivo la valutazione dello stato di salute generale del cane o del gatto. Qualora emergessero patologie o problemi di vario genere, sarà poi il proprietario a decidere il da farsi, concordando eventualmente cure e terapie con lo stesso veterinario che ha effettuato la visita o con un altro di sua fiducia. Negli scorsi anni l'iniziativa ha avuto un notevole successo. Le visite effettuate si sono moltiplicate in modo esponenziale: sono state 3.090 nel 2006; nel 2009 sono salite a 14 mila; e lo scorso anno sono balzate a 22 mila. Nei due terzi dei casi i medici hanno avuto a che fare con nuovi pazienti: segno evidente del costante aumento degli animali domestici nelle case degli italiani, ma anche di una maggiore sensibilità dei proprietari, che stanno imparando a rivolgersi regolarmente al veterinario, non limitandosi più a presentarsi in ambulatorio solo quando le malattie sono ormai conclamate.

ALLARME «CICCIA» - Nella maggior parte dei casi, gli animali visitati sono risultati in buona salute. Ma in molti altri sono state evidenziate patologie che il proprietario poco esperto avrebbe magari trascurato - o di cui magari non si sarebbe neppure accorto - e tra queste la principale è la tendenza all'obesità, riscontrata nel 25% dei casi. Un cane o gatto ogni quattro, insomma, si trova in sovrappeso, in linea con la tendenza all'accumulo di chili di troppo che, nelle società occidentali, già si riscontra tra le persone. Negli Usa si stima che i cittadini in sovrappeso oppure obesi siano i due terzi dell'intera popolazione e che l'obesità sia la seconda causa di morte, per le malattie ad esse correlate. Il medesimo rischio lo corrono i quattrozampe di casa, che si trovano loro malgrado ad adottare lo stesso stile di vita dei loro padroni: dall'eccesso di cibo assunto (questo tutto sommato controllabile se il proprietario evita di lasciare dosi oversize nelle ciotole e rinuncia a passare ai pet parte del proprio cibo dalla tavola) alla vita troppo sedentaria. Eppure basterebbe poco per garantire, a se stessi e ai propri animali, uno stile di vita più sano (guarda il decalogo per il cane; e quello per il gatto).

NON SOLO CHILI DI TROPPO - «L'obesità - spiega Massimo Petazzoni, medico veterinario e membro della Pet Obesity Task Force di Hill's, un gruppo di lavoro creato per studiare le conseguenze del sovrappeso sulla salute degli animali - è concausa di varie malattie, tra cui molte patologie ortopediche che, se lasciate degenerare, sono causa di forti sofferenze per il cane o il gatto e che hanno come contropartita il ricorso a cure e terapie lunghe e anche onerose». Uno recente studio condotto dalle associazioni dei medici e dei chirurghi veterinari americani ha stimato in quasi un miliardo e mezzo di dollari il costo complessivo per la cura delle sole rotture del legamento crociato craniale (ovvero alle zampe anteriori), una delle tante. Moltiplicato per tutti i Paesi occidentali - quelli in cui maggiore è la cultura dell'animale domestico - e esteso anche alle altre patologie, significa una spesa complessiva pari al Pil di molte nazioni. Un esborso che, in gran parte dei casi, potrebbe essere evitato così come - ed è poi questo l'aspetto più importante - anche le soffernze degli stessi compagni a quattro zampe. Di qui l'esigenza di prevenire per evitare di dovere intervenire in un secondo tempo.

COME PRENOTARE - Per prenotare una visita è possibile contattare il numero verde 800.189.612 oppure visitare il sito Internet www.stagionedellaprevenzione.it, dove è possibile individuare lo studio veterinario più vicino e concordare l'appuntamento.

 

10/03/2011

 

Animali: una palestra a prova di...cane!

Esplodono i centri di fisioterapia per gli amici a 4 zampe, con massaggi, piscina e tapis-roulant.

 

Un brutto incidente o un’operazione chirurgica dai quali riprendersi, una malattia da combattere, oppure gli anni che passano: esattamente come i loro padroni, anche i cani possono contare oggi sull'aiuto della fisioterapia. Da qualche tempo, infatti, spopolano i centri specializzati per gli animali, che si stanno diffondendo in tutta Italia per venire incontro alle esigenze dei nostri amici a 4 zampe.

“Le applicazioni più frequenti – dice Michela Nannotti, della Clinica Veterinaria Romasud - sono quelle effettuate a seguito di malattie neurologiche e ortopediche, ma anche neoplastiche, infettive, vascolari, che per cause diverse provocano problemi di movimento all'animale”.
Dopo un’operazione chirurgica, o anche per prevenirla, si può dunque usare la riabilitazione, che dà risultati soddisfacenti per il recupero dell’attività motoria e sempre più spesso è usata anche solo per “risvegliare” la mobilità dei cani o aiutarli a combattere i chili di troppo, abbinando gli esercizi a una dieta alimentare.
Largo spazio dunque a massaggi e stretching, alla corsa sul tapis-roulant, all'elettro e alla bio-stimolazione -con macchinari ad hoc- e soprattutto al lavoro in acqua, per facilitare le attività e il movimento, sostenendo il peso del corpo.
E i benefici per i nostri amici animali sono assicurati.

12/03/2011

 

Quanto vivono gli animali

Sul blog di Luca De Biase un’infografica mostra le aspettative di vita per numerose razze animali. Gli insetti e i topi stanno al mondo per pochissimi anni, mentre i cani e i gatti superano temibili predatori come lupi e leoni. I coccodrilli ci possono minacciare con la loro dentatura da record per più di 20 anni, mentre i cavalli sfiorano i 30, anche se è meglio farli riposare dopo la gioventù, se vengono impiegati negli ippodromi. Rinoceronti, elefanti e balene avvicinano l’età dell’uomo, mentre il nonno tra gli animali è indubbiamente la tartaruga gigante, che campa in media 150 anni.

 

12/03/2011

 

Terremoto in Giappone: dall'estero gli aiuti anche per gli animali.

 

Lo speciale Ufficio della WSPA (World Society for the Protection of Animals) subito dopo la notizia del disastroso terremoto che ha colpito il Giappone, ha già attivato la sua speciale sezione costituita proprio per affrontare le emergenze. I primi contatti sono stati presi sia con la Japan Animal Welfare Society che con altre realtà protezioniste giapponesi. La prima urgente fase sarà quella del monitoraggio  al fine di indirizzare al meglio gli aiuti. La WSPA opera, in questi casi, sia in collaborazione con le Associazioni locali che con le autorità, anche governative, che intervengono per gli aiuti umanitari e che spesso chiedono la loro assistenza.

Già nei prossimi giorni le unità speciali della WSPA saranno operative. Gli interventi consistono sia in aiuti immediati, quale cibo, acqua, mezzi per l’evacuazione degli animali, vaccini e ricoveri d’emergenza, ma anche tramite cliniche mobili veterinarie. Un importante aiuto è inoltre fornito ai proprietari degli animali. Le unità, infatti, si occupano anche del ritrovamento e della consegna ai proprietari. Un fattore importante, nei prossimi giorni, sarà capire come si evolverà l’allarme nucleare lanciato ieri dal Giappone.

 

14/03/2011

 

Fare attenzione alle coccole del proprio animale domestico

Ogni italiano possiede nella propria casa un piccolo amico a quattro zampe, un cagnolino o un gattino che ogni giorno con il suo amore e la sua fedeltà ci manifesta una dedizione che difficilmente si può riscontrare nell’uomo ma, spesso, anche il gesto comune di coccolare il proprio animale, se manifestato attraverso il bacio può trasformarsi in un rapido meccanismo di trasmissione di germi dannosi per il nostro organismo.
La maggior parte degli italiani possiede un cane o un gatto e manifesta ogni giorno il proprio amore nei confronti dei piccoli animali domestici tenuti con cura e rispetto. I nostri amici a quattro zampe, spesso, vengono coccolati e viziati come se fossero dei veri e propri figli. Spazzole particolari, maglioncini e vestitini di lana, cappellini e collari costosi rappresentano solo alcune delle innumerevoli attenzioni e carinerie che acquistiamo per rendere felice il nostro cagnolino o il nostro gattino. Dopo una dura giornata di lavoro e una stancante serata in famiglia il metodo migliore per ritrovare serenità e tranquillità è lasciarsi conquistare dalle fusa di un gattino o lasciarsi ricoprire dall’affetto delle leccatine ricevute dal proprio cane, ma non tutti sanno che bisogna fare molta attenzione a questi gesti, perché anche un semplice bacio al proprio animaletto può rappresentare un modo per rendere vulnerabile il proprio organismo all’attacco di germi.
La notizia arriva direttamente dal College di Medicina Veterinaria Cornell University, grazie a studi condotti dal dottor Paolo Maza che avverte tutti coloro che possiedono un piccolo animale della necessità di prestare grande attenzione e cura alla pulizia delle ciotole e della bocca del proprio cucciolo: evitando che il vostro cagnolino si avvicini alla spazzatura, ridurrete la possibilità di ledere al vostro organismo e potrete lasciarvi tranquillamente andare alle sue coccole e al suo affetto!

 

14/03/2011

 

ANIMALI: CATTURATI ESEMPLARI DI 'DOGO ARGENTINO' SUL SUBASIO


Perugia - Due pericolosi cani di razza 'dogo argentino', che vagavano liberi nella zona di Colpernieri sul Subasio, sono stati catturati dalla polizia veterinaria della Asl di Foligno. L'allarme e' stato lanciato da due ragazzi che stavano passeggiando lungo la strada provinciale che da Collepino raggiunge San Giovanni e che si sono trovati di fronte i due grossi cani, con evidenti ferite e il manto sporco di sangue. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Spello e la polizia municipale. I due esemplari sono stati raggiunti nella zona di Colpernieri, a poche centinaia di metri dalla chiesa lungo la strada provinciale Spello-Valtopina, e qui catturati dai veterinari. Circa un anno fa, sempre nella zona, proprio cani di grossa taglia avevano azzannato ed ucciso alcuni animali presenti in allevamenti nelle vicinanze. Al momento le autorita' competenti stanno facendo tutti gli accertamenti necessari per risalire all'identita' del proprietario dei due cani.

14/03/2011

 

Savona - Altri avvelenamenti di animali

Dopo la recente morte di cinque gatti a Bergeggi, causata dall’ intenzionale o scorretta dispersione di diserbanti, la Protezione animali savonese ha raccolto altri due animali, anch’essi avvelenati dai micidiali prodotti chimici.
Questa volta è accaduto sulle alture di Savona, in via Nostra Signora del Monte; per uno dei due animali non c’è stato nulla da fare, è morto quasi subito presso lo studio veterinario al quale era stato subito portato; l’altro, una femmina adulta (nella foto), sta lottando ancora per salvarsi, curato ed accudito dai volontari dell’associazione; segnalati anche diversi uccelli morti nei boschi vicini.
Si stanno svolgendo accertamenti e, se verranno rinvenute sostanze velenose, verrà chiesto al Comune di provvedere alla bonifica dell’area, come prescrive una recente ordinanza del Ministero della Salute, anche a tutela dei passanti, soprattutto bambini.

14/03/2011

 

Palio Ronciglione, è polemica

Brambilla: "Vietiamo queste gare"

Dopo l'incidente verificatosi durante il Palio di Ronciglione, nel quale un cavallo ha perso la vita schiantandosi contro una barriera di protezione, è polemica sull’opportunità di proseguire con queste manifestazioni popolari. In modo diverso, sia il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che il Codacons hanno espresso perplessità su queste competizioni che spesso hanno messo a repentaglio la vita di animali e persone.

Durante la gara, la cavalla Tiffany era scivolata insieme ad altri animali a causa dell’asfalto bagnato, impattando le transenne. Caduto a terra, l’animale non si è più alzato morendo sotto gli occhi degli spettatori dopo un’agonia tremenda.

Dalla trasmissione Domenica 5, il ministro Brambilla ha chiesto di “Cancellare per sempre i palii e le tradizioni popolari che comportano il maltrattamento di animali. L'episodio - ha spiegato il ministro – è l'ennesima dimostrazione della necessità di cancellare per sempre iniziative che comportino il maltrattamento degli animali. Il fatto che certe anacronistiche tradizioni abbiano antiche radici, non significa che esse debbano essere portate avanti per sempre: i tempi sono cambiati e si è affermata una nuova coscienza di amore e rispetto per gli animali ed i loro diritti”.

Il ministero del Turismo già da tempo aveva posto l’attenzione sul controllo di palii e feste popolari in cui gli animali sono i protagonisti. “Occorre un'attenta ricognizione dei vari palii e delle feste popolari che si svolgono nel nostro Paese e coinvolgono gli animali, per verificare quali comportino maltrattamenti e arrechino danno all'immagine nazionale all' estero, con conseguenze negative anche per il nostro turismo e l'appeal del Made in Italy. Un danno – ha continuato la Brambilla – di cui purtroppo non possiamo che prendere atto. Nel caso di Ronciglione, per esempio, il filmato con l'incidente e l'agonia della cavalla, messo in rete, sta facendo il giro del mondo e, in tutto il suo orrore, ha l'effetto di una vera e propria requisitoria contro la barbarie di certi costumi”.

Sull’incidente è intervenuto anche il Codacons che in un esposto ha chiesto alla magistratura “di fare immediatamente luce e chiarezza sulla vicenda poiché accertati i fatti e le eventuali responsabilità, si potrebbero configurare diverse fattispecie penalmente rilevanti”. In particolare il Codacons fa riferimento all'art. 544 del codice penale in cui si afferma chiaramente che "chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni e con la multa da 3.000 a. 15.000 euro”. L’associazione dei consumatori scrive inoltre nell’esposto: "Vogliamo sapere se la morte del cavallo configuri o meno la fattispecie di maltrattamento di animali e, in tal caso, se vi siano precise responsabilità. L'episodio deve inoltre portare ad una attenta riflessione circa l'opportunità di consentire in Italia lo svolgimento di manifestazioni che possono provocare danni e lesioni agli animali”.

16/03/2011

 

ANIMALI: LA FORESTALE SALVA TARTARUGA AZZANNATRICE AD ANGUILLARA

 

Una tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina) di circa 60 centimetri e di 20 chilogrammi e' stata salvata oggi dalla Forestale ad Anguillara, alle porte di Roma. L'esemplare adulto, particolarmente pericoloso per la salute e la pubblica incolumita', e' stato messo in sicurezza dagli uomini del Servizio Cites di Roma del Corpo forestale dello Stato che lo hanno rinvenuto in un canale di irrigazione del comune a nord - ovest di Roma.

Il rettile, spiega una nota della Forestale, e' stato individuato da un operaio del posto che stava effettuando dei lavori di manutenzione stradale lungo la via anguillarese e resosi conto della pericolosita' dell'animale ha subito allertato il personale del Comando Stazione di Manziana del Corpo forestale dello Stato.

La tartaruga azzannatrice e' un potente predatore: la forza delle sue mascelle e il becco a rostro, insieme allo scatto fulmineo, infatti, possono provocare seri e gravi danni a chi incautamente le si avvicina. Per questo la specie e' stata inserita nell'elenco degli animali pericolosi stilata dal ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e la legge italiana ne vieta la detenzione e la vendita, punendo i trasgressori con l'arresto da tre mesi ad un anno o l'ammenda da sette a settantacinque mila euro. Si ipotizza che l'animale sia stato imprudentemente acquistato da qualcuno non consapevole della sua pericolosita' e successivamente abbandonato nelle campagne di Anguillara.

L'animale verra' ora trasferito presso un centro del Wwf specializzato nella salvaguardia di questo genere di esemplari in provincia di Grosseto, mentre proseguono le indagini della Forestale per risalire ai responsabili del reato.

16/03/2011

 

Uccide a bastonate cane del vicino

Pensionato della val di Sole denunciato dai carabinieri

           

TRENTO - Accusato di avere ucciso il cane del vicino a colpi di bastone, un pensionato sessantenne della val di Sole e' stato denunciato per il reato di uccisione di animali. I carabinieri ritengono che il pensionato sia intervenuto quando si e' accorto che il pastore bergamasco del vicino, uscito dal recinto per entrare nel suo, probabilmente perche' attratto dalla sua cagna, aveva provocato danni alla legnaia. Afferrato un bastone, il pensionato avrebbe colpito l'animale provocandogli gravissime lesioni interne, che lo hanno portato alla morte dopo due giorni di agonia.

 

16/03/2011

 

Vivisezione: approvata la mozione Bossi

 

Ieri, il Consiglio Regionale della Regione Lombardia, ha approvato la mozione presentata dal Gruppo della Lega Nord, primo firmatario Renzo Bossi, relativa alla sperimentazione animale ed all’allevamento Green Hill di Montichiari (BS) in particolare. Si tratta, nel caso di Green Hill, del più grande allevamento italiano (di proprietà di una multinazionale americana) con circa 2500 cani beagle inviati nei laboratori di sperimentazione animale sia nel nostro paese che all’estero.

La mozione impegna la giunta lombarda ad attivare tutte le prerogative necessarie per limitare al massimo la presenza nel suolo lombardo di strutture di allevamento e di detenzione di animali destinati alla ricerca e alla vivisezione.

Renzo Bossi, subito dopo l’approvazione in Consiglio passata in maniera trasversale, ha dichiarato come questo provvedimento “rappresenta un segnale forte verso tutte le realtà che, come Green Hill, ancora utilizzano gli animali per le loro sperimentazioni“. La nostra società è, sempre per il Consigliere Bossi, ormai matura per abbandonare un percorso “non strettamente necessario” come l’utilizzo degli animali per la vivisezione.

Per questo motivo – ha aggiunto il Consigliere – auspico che le nostre Istituzioni si facciano garanti del rispetto degli animali e promotrici di sistemi di ricerca alternativi mediante appositi accordi con gli istituti di ricerca e le università”. Bossi ha poi riferito che la recente Direttiva Europea sulla sperimentazione animale, possa essere pienamente attuata in Italia “per limitare, il più possibile, la sofferenza agli animali, riducendone in modo severo l’impegno nella sperimentazione.

(da GEAPRESS).

Mozione Bossi.pdf
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21/03/2011

 

Savona - Abbandonata gatta malata con cuccioli

 

Nella scala negativa dei maltrattamenti degli animali il loro abbandono è sicuramente ai primi posti; ma il primo per efferatezza l’ha sicuramente guadagnato l’ignoto individuo che ha abbandonato una gattina, giovane, malata agli occhi e con una cucciolata di quattro gattini.
La famigliola è stata trovata in un giardino di Legino da un appuntato della guardia di finanza, che li ha subito consegnati ai volontari della Protezione animali.
Per i piccoli, morti di freddo e fame (la gattina non aveva più latte) non c’è stato più nulla da fare, la mamma è in cura e, appena guarirà, verrà posta in adozione gratuita: gli interessati sono pregati di telefonare allo 019/824735, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

(da genovaogginotizie.it)

21/03/2011

 

Genova - Lascia il cane per ore nel furgone al sole

 

Per almeno sei ore ha lasciato il proprio dobermann rinchiuso nel furgone parcheggiato al sole.
Dovrà rispondere di maltrattamento di animali il proprietario di un cane soccorso dai militi della Croce Bianca dopo l'intervento delle forze dell'ordine.
A chiamare il 113 è stato un passante in centro città, che aveva notato l'animale di prima mattina e poi di nuovo nel primo pomeriggio.
Il padrone del cane si è giustificato dicendo che tornava spesso a controllare le condizioni dell'animale, ma è stato denunciato.

(da www.genovaogginotizie.it)

24/03/2011

 

Gli effetti del fumo passivo e della droga sugli animali domestici

  

Sarebbero sempre di più i cani e altri tipi di animali domestici ad arrivare nei corridoi dei veterinari in “strane” condizioni, per l’effetto del fumo passivo o dell’ingerimento di pezzi di hashish appartenenti al proprietario. Il fenomeno sarebbe abbastanza diffuso e non facile da affrontare, perché in molti casi il padrone, preso dalla paura o dalla vergogna, ha riluttanza nel raccontare ai veterinari cosa effettivamente sia successo.

Gli effetti non sono sempre gli stessi e la droga può funzionare in certi casi da sedativo e in altri da eccitante. Innanzitutto gli effetti del fumo passivo sarebbero ancora più gravi per gli animali domestici di quanto già non siano per gli esseri umani. Gli incidenti più gravi però sono quelli legati ai derivati della cannabis. L’ingerimento di pezzetti di hashish è uno dei più frequenti e Daniela Mignacca, direttore della Clinica veterinaria Romasud, ammette che in un mese in pronto soccorso si ricevono circa due o tre casi di questo tipo.

La dottoressa ha spiegato gli effetti più comuni e visibili di questo fenomeno sugli animali e su come riconoscere le conseguenze di un ingerimento o del fumo passivo su di loro:
“I segnali più comuni da cogliere sono comunque le pupille dilatate e l’iper-eccitazione. Se l’ingestione è recente si può procedere con una lavanda gastrica, altrimenti si forniscono ossigeno, fluidi e terapie di sostegno, grazie alle quali si spera di uscire dall’emergenza entro 24 ore”. Insomma, basta accorgersene per tempo e agire tempestivamente per intervenire sull’animale e salvarlo.

(da benessere.guidone.it)

24/03/2011

 

DJ3 - l'orsa irrequieta, star della reintroduzione in Trentino, finisce nel recinto

 

Per chi ancora non la conoscesse, DJ3 - il cui nome evoca immagini da Star wars - è un esemplare femmina di orso bruno che in questi giorni sta infiammando gli animi in Trentino Alto Adige. Rea di esssere troppo irrequieta (ma non era un animale “selvatico”?) e di aver compiuto alcune infelici incursioni in pollai e ovili nell’areale del Parco Adamello Brenta rischia di essere rinchiusa in un recinto al Centro fauna del Casteller, a Trento sud, a causa di una discussa ordinanza firmata dal presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai. Un primo passo per la definitiva rimozione degli orsi troppo diversi da Yogy? Intanto, i più estremisti sognano di impallinare il povero plantigrado.

Oltre alle ovvie problematiche di ordine etico e ambientale (un orso è un orso, e se il suo areale si restringe è ovvio che si avvicini alle scorte di cibo “pronto” dell’uomo) e alla contrarietà di queste disposizioni con quelle sancite dalla Comunità Europea, il nodo da sciogliere è anche di ordine giuridico e scientifico come contestato dal Wwf. Come può essere possibile, si domanda la nota associazione animalista, delegare una questione simile alle decisioni di una sola provincia e non già del Ministero dell’Ambiente? L’orso, infatti, è al centro di alcune attività di protezione e di reintroduzione nonché un amante, se possibile, dei grandi spazi. Come garantire la sua reintroduzione in natura e contemporanemante porre limiti al suo areale? E’ da ricordare, poi, che ogni assalto viene ripagato …Inoltre, come testimoniano i progetti Life Ursus, esso è “patrimonio” di tutta la cittadinanza europea e come tale, ogni decisione che lo riguarda dovrebbe essere presa sulla base di un’ampia cooperazione.

 

24/03/2011

 

Sequestro animali esotici, il veterinario ricorre al Tribunale della Libertà

Era stato denunciato per “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e sottoposti a gravi sofferenze, detenzione illegale di esemplari di fauna tutelati e detenzione illegale di esemplari di fauna selvatica appartenenti a specie protette”.

Il veterinario sciclitano, a cui appartenevano circa 550 esemplari di animali esotici, ha fatto ricorso al Tribunale della Libertà di Ragusa: secondo il suo legale, infatti, l’uomo era in possesso delle autorizzazioni e dei registri previsti dalla Regione Siciliana.

Per quanto riguarda lo stato in cui vivevano gli animali, invece, molte persone vicine al veterinario avrebbero riferito che erano tenuti tutti in ottime condizioni e senza alcun maltrattamento.

Nel ricorso, infatti, il legale ha posto in risalto la professionalità dell’uomo e il fatto che aveva ricoperto il ruolo di responsabile del Centro Recupero Fauna.

(da ragusa.blogsicilia.it)

 

24/03/2011

 

Perreras spagnole, l'Auschwitz dei cani randagi

 

Tutto per i tuo animale domestico: Cibi e accessori di altra

La difesa degli animali varca i confini nazionali e l'Italia è in prima linea per salvare i cani delle perreras spagnole. Questi canili non sono altro che dei luoghi di passaggio dove vengono portati i cani randagi, che dopo dieci giorni possono essere soppressi. Sono proprio i Comuni a pagare 80 euro per far 'sparire' un animale.

Una sorta di Aushwitz per gli amici a quattro zampe. Le autorità spagnole per liberarsi dal problema dei cani in strada ricorrono, così, all'eutanasia. Per questo l'Aidaa (Associazione Italiana in Difesa di Animali e Ambiente), l'Enpa (Ente nazionale protezione animali) si sono uniti per mettere fine a questa tragedia in collaborazione con Edoardo Stoppa, inviato di 'Striscia la notizia'.

L'amico degli animali della tv ha documentato, viaggiando per la Spagna, la crudeltà delle perreras e ha contribuito a salvare oltre 30 cani randagi. Infatti, insieme all'associazione 'Una zampa per la Spagna' e con i fondi raccolti dalla campagna 'Progetto Spagna' è stato possibile far arrivare in Italia questi randagi, prelevati dalla perrera di Rotaguau, per dargli un'assistenza e una famiglia, che se ne prenda cura.

L'Aidaa però va oltre a quest'iniziativa e ha presentato una petizione ufficiale al Parlamento Europeo per ottenere la condanna della Spagna per la mancata ratifica della Convenzione Europea dei diritti degli animali di compagnia. Infatti la legge prevede il carcere fino a 2 anni per chi uccide gli animali di affezione e fino a 15 mesi per chi maltratta i cani ed i gatti. Inoltre hanno denunciato la stessa nazione iberica per il massacro dei 30.000 cani che ogni anno vengono uccisi nelle perreras.

(da magazine.excite.it)

24/03/2011

 

           

Aquila reale ferita 20 anni fa torna sui Sibillini

 

E' stato trasferito questa mattina nel Cento Faunistico di Castelsantangelo sul Nera, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un maestoso esemplare di aquila reale. L'animale era stato ferito a un'ala da un cacciatore nel 2001, e rischiava di morire. Subito affidata al Centro di recupero animali selvatici dell'Oasi Wwf 'Bosco Frasassi' di Fabriano, l'aquila si era salvata, ma l'ala non aveva recuperato la sua funzionalita'. Ora, a 10 anni di distanza dal suo ritrovamento, e' tornata tra le sue montagne, anche se costretta a vivere in cattivita'

(da www.ansa.it)           

24/03/2011

 

Lecce: cucciolo bruciato

 

Continuano i controlli dell’ANPANA, dopo che si è avuta notizia della triste vicenda del corpicino di un cane rinvenuto bruciato nelle campagne di Squinzano, in provincia di Lecce. Un fatto ripugnante, aveva commentato l’ANPANA, circa il rinvenimento della carcassa del cagnolino per il quale si era addirittura ritenuto il probabile appiccamento del fuoco quando l’animale era ancora vivo. Il tutto a pochi chilometri da Trepuzzi dove, circa un anno addietro, trovò la morte Aura, la cagnolina bruciata viva e finita dopo alcuni giorni di tremenda agonia.

Nessuna ipotesi che i due fatti possano avere un qualche collegamento, torna a precisare l’ANPANA, così come non è neanche da escludere che si possa essere trattato di una impropria eliminazione di un cane già morto prima di dargli fuoco. Un fatto comunque crudele di chi non ha neanche pensato di scavare (sebbene già questo sia vietato dalla legge) una piccola buca per seppelire il cagnetto, ed anzi bruciandone malamente il corpo.

Intanto nel piccolo Comune del leccese sono giunte le proteste per quanto successo. Altri hanno proposto tecniche investigative, come ad esempio far seguire da un cane segugio l’odore di bruciato lasciato dalle scarpe di chi ha compiuto l’atto. Vicino, però, c’è una strada e probabilmente chi ha bruciato il corpicino sarà andato via con un mezzo. Ad ogni modo, assicurano all’ANPANA, in questi giorni saranno intensificati i controlli sul territorio per contrastare evenutali abusi perpetrati sugli animali.

(da www.geapress.org)

24/03/2011

 

A Roma un corso per vincere la paura degli animali

 

Sono molte le persone che hanno paura degli animali. A spaventare sono soprattutto i ragni, i serpenti, i pipistrelli, gli animali selvatici in genere, ma c’è  anche chi teme gli animali domestici come i cani e i gatti. In alcuni casi si tratta di vere e proprie fobie, da cui non si riesce a liberarsi.

 

Ad affrontare il problema ha pensato l ’ARF (Associazione Recupero Fauna) che propone un corso per vincere la paura degli animali.  Il corso si intitola “Paure e fobie degli animali: come vincerle“ e si farà a Roma il 26 e 27 marzo, in via del Pescaccio 96/98, presso la sala conferenze del Corpo Forestale dello Stato. Sarà tenuto dalla ottoressa Alessia Giovannelli che, dopo aver conseguito  la laurea in Italia, si è diplomata all’ “Alchemy Institute of Healing Arts” di Santa Rosa, in California e in Gestalt Counselling all’Istituto Gestalt Firenze.

 

Il corso tratterà vari argomenti: si parlerà di come si manifesta la paura degli animali, della differenza fra paura e fobia,  dei sintomi e delle cause più comuni della fobia e della paura e dei metodi per affrontarle; inoltre saranno insegnati degli esercizi per gestire il panico dovuto alla presenza di uno specifico animale.

 

Alla fine del corso, ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione; la quota minima per aderire all’iniziativa è di 50 euro.  Per chi non è di Roma ed è interessato al corso si offre la possibilità di un alloggio in B&B a prezzi convenienti. Per maggiori informazioni si può visitare il sito dell’ARF  ww.soccorsofauna.com

(da animali.bloglive.it)

 

25/03/2011

 

Usa: test Dna per incastrare chi tortura animali

 

Gli amici degli animali possono esultare: negli Stati Uniti sono stati arrestati (e rischiano una seria condanna) due uomini accusati di aver compiuto delle torture sugli animali. L'arresto è stato possibile grazie all'utilizzo del dna come prova per confermare la presenza degli aggressori sulla scena del crimine e si tratta di una sorta di rivoluzione.

 

I due accusati sono entrambi di Brooklyn, ma i fatti sono diversi. Il primo riguarda Angelo Monderoy (20enne di Trinidad and Tobago) che è stato accusato di aver dato alle fiamme un gatto trovato in un appartamento in cui lo stesso Monderoy si era introdotto illegalmente per rubare. L'uomo, vista la crudeltà con cui ha eseguito il gesto rischia fino a 15 anni di carcere più l'espulsione dagli States. La seconda vicenda, invece, riguarda Lordtyshon Garrett (33 anni), accusato di aver picchiato la propria gatta fino ad ucciderla. In questo caso l'uomo rischia fino a 2 anni di reclusione.

(da www.net1news.org)

25/03/2011

 

 

L'orso Dino è morto

 

L'orso Dino, così battezzato in omaggio allo scrittore bellunese Dino Buzzati, è morto. La notizia è arrivata oggi sebbene il fatto risalga allo scorso 15 marzo,
quando l'nimale è stato abbattuto a Vrhnika, a metà strada tra Postumia e Lubiana, da un cacciatore sloveno su un carnaio appositamente installato per attirare l`animale. Salito agli onori della cronaca per essere stato capace di arrivare in Italia
dalla Slovenia, sua terra natia, percorrendo centinaia di chilometri in pochi giorni, Dino, nome in codice M5, aveva suscitato non pochi timori per essersi avvicinato troppo ai centri abitati, fino a fare razzia degli animali nelle stalle.

L`orso è stato ucciso, spiega la Forestale, questa è la motivazione ufficiale, perché aveva mostrato un comportamento anomalo che lo aveva spinto a battere il capo, ripetutamente, contro le pareti delle case. Il sospetto era che l`animale avesse
contratto la rabbia. Autorizzata l`uccisione dalle autorità slovene, solo dopo si è potuto scoprire che in realtà il plantigrado presentava una ferita al collo mentre le analisi sul dna hanno confermato che si trattava proprio di Dino. Sarebbe dunque il ferimento ad aver alterato l`atteggiamento dell`orso.

L`abbattimento è da considerarsi legale in Slovenia, Stato grande più o meno quanto il Veneto dove la popolazione dei plantigradi è stimata nell`ordine di 450 esemplari. Un provvedimento legislativo ne autorizza dunque l`eliminazione di 100 unità.

La vicenda di Dino ha origine nel 2009, quando l`animale aveva raggiunto l`Italia attraverso la foresta del Tarvisio. Percorso il Cadore, era entrato nel Trentino. Qui erano stati raccolti dei campioni di peli per essere analizzati. Si è potuto appurare
così che l`animale non apparteneva alla popolazione italiana. La Forestale decise di legargli al collo un radiocollare per poter monitorare i suoi spostamenti. Risvegliatosi dal letargo, nella primavera del 2010 Dino è entrato in Veneto dove, sull`altopiano
di Asiago, ha ucciso ben 14 asini. Il 2 giugno è stato quindi ripreso con una fototrappola notturna nuovamente nella foresta del Tarvisio.

In pratica, entrato nella stagione degli amori, in poche settimane l`orso ha percorso centinaia di chilometri, mostrando una grande capacità di spostamento nel superare valichi, monti, boschi e fiumi alla ricerca di una compagna. Di lui si erano perse le tracce: l`ipotesi era che fosse stato abbattuto e che nel giorno di ferragosto, si disse all`epoca, i bracconieri dell`altopiano di Asiago ne avessero mangiato le bistecche. Il
Corpo forestale attraverso il Coordinamento distrettuale di Asiago sulla questione aveva aperto anche un`inchiesta, dimostrando dopo tre mesi di indagini, che in realtà Dino era ancora vivo. Semplicemente, il radiocollare aveva smesso di funzionare.

(da www.rainews24.rai.it)

25/03/2011

 

Strage allo zoo di Kiev, centinaia di morti inspiegabili

Cinquecento decessi tra gli animali, i giornali attaccano l'amministrazione. Gli ecologisti chiedono la chiusura dell'impianto

In pochi mesi sono spariti centinaia di animali dallo zoo di Kiev, Ucraina. Tra questi molti sarebbero morti, altri venduti, altri semplicemente scappati. Una strage senza fine che richiama il caso dello scorso anno, quando il parco della capitale ucraina, giudicato il quinto peggiore al mondo, era finito nell'occhio del ciclone per una serie di morti inspiegate. Ora le cose stanno addirittura peggiorando, almeno secondo Vladimir Boreiko, direttore del Centro ecologico culturale di Kiev che ha lanciato l'allarme.

Tra il 15 ottobre del 2010 e il 28 febbraio 2011 ad aver fatto una brutta fine sarebbero circa cinquecento animali, da quelli di piccoli taglia - criceti e conigli - a pinguini e ibis. Dei 56 pesci dell'acquario ne sono rimasti una ventina. Il boa constrictor è morto di polmonite. Boreiko ha puntato l'indice contro la mala conduzione amministrativa dello zoo da parte di "gruppi mafiosi", con relativa mancanza di cure, anche nel quotidiano, per gli animali. L'attuale direttore dello zoo Alexei Tolstoykhov è stato coinvolto nel 2007 in giro di corruzione per le forniture di mangimi.

Le critiche di Boreiko sono state condivise non solo dagli ecologisti locali, ma anche da NatureWatch, organizzazione animalista britannica, che ha chiesto che lo zoo di Kiev venga chiuso al più presto possibile e gli animali trasferiti in altre parti d'Europa. "Le condizioni sono orribili e non importa quanti direttori possano essere cambiati, la situazione non cambierà" ha detto John Ruane.

Negli ultimi anni c'è stato un carosello ai vertici, ma senza risultati per le condizioni dello zoo. Svitlana Berzina, predecessore di Tolstoykhov, era stata rimossa dopo lo scandalo dello scorso anno. Nel maggio del 2010 si era verificata la prima ondata di morti misteriose. La prima illustre vittima era stato Boy, l'elefante, poi era stato il turno di due yak, salvati all'ultimo momento dai veterinari, infine Maya, il cammello. Si era parlato di avvelenamenti e di complotti, ma nessuno ha mai dato spiegazioni convincenti.

25/03/2011

 

Salerno, 2500 uova a rischio aviaria

 

I militari delle Fiamme Gialle di Salerno hanno sequestrato 2.500 uova di origine animale, contenute in un container
che trasportava uova di plastica. Dopo un controllo della merce, gli agenti hanno scoperto la presenza delle uova che, come tutti gli alimenti animali, avevano l’obbligo di sottoporsi ai controlli veterinari.
Le uova - risultate carenti dei requisiti igienico-sanitari indispensabili per l’idoneità all’importazione e ritenute biologicamente a "rischio aviaria" - sono state distrutte secondo le modalità indicate dai funzionari del distretto sanitario di Sala Consilina.

(da www.essenzialeonline.it)

25/03/2011

 

SAN GIUSEPPE VESUVIANO: 60ENNE DENUNCIATO PER MALTRATTAMENTI SU ANIMALI

L’anziano deteneva 6 cuccioli di cane in gabbie non conformi alle normative vigenti. I cuccioli sono stati liberati dalle gabbie ed affidati ad un canile autorizzato. Carabinieri in azione anche a Pomigliano d’Arco e Scisciano.

A Pomigliano d’Arco i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato Vincenza Orfeo, 61 anni, Maria Orfeo, 64 anni, Carmela Orfeo, 56 anni, Raffaele Orfeo, 41 anni ed Amalia Sansone, 39 anni, tutti incensurati, bloccati su via Sulmona dai militari dell’arma mentre si picchiavano a seguito di una lite scoppiata per dissidi familiari. I cinque hanno riportato contusioni ed escoriazioni guaribili da 1 a 3 giorni medicate dai sanitari degli ospedali di Nola e Pollena Trocchia e saranno processati per direttissima.

A San Giuseppe Vesuviano i Carabinieri della locale stazione in collaborazione con personale dell’Asl Napoli/3 Sud hanno denunciato in stato di libertà un 60enne del luogo. I militari dell’arma hanno ispezionato l’esercizio commerciale di vendita di animali dell’uomo, accertando che deteneva 6 cuccioli di cane in gabbie non conformi alle normative vigenti. I cuccioli sono stati liberati dalle gabbie ed affidati ad un canile autorizzato.

A Scisciano i Carabinieri della stazione di San Vitaliano hanno arrestato per furto Michele De Falco, 19 anni ed Erasmo Notaro, 20 anni, entrambi di Saviano ed incensurati ed Alfonso Americo, 22enne di Piazzolla di Nola, già noto alle forze dell’ordine. I tre sono stati sorpresi e bloccati in un cantiere edile in via Rossi mentre tentavano di rubare materiale edile ed alcuni cavi di rame. I tre giovani sono in attesa di rito direttissimo.
(da www.ilmediano.it)

28/03/2011

 

Zoomafie, bollino nero per la Puglia

Se ne è parlato a Molfetta nell'ambito della rassegna Agorà con Giuseppe Bianco, Ciro Troiano e Pasquale Salvemini

 

Corse clandestine di cavalli, combattimenti tra animali, maltrattamenti vari sugli animali sembrano essere legati ad un mondo lontano, quello della criminalità organizzata, lontana dalle nostre terre e da casa nostra.

Ma come è emerso venerdì al Teatro Odeon nel corso della rassegna Agorà dedicata a: “Zoomafia. Criminalità e animali. Tutti i “numeri” della Puglia”, organizzato dalla casa editrice “la Città”, con la collaborazione del Wwf Italia, della Fondazione Valente e con il patrocinio del Comune di Molfetta, tali problematiche sono molto più vicine di quanto si pensi.

Giusto per citare degli esempi: la tartaruga Caretta caretta tenuta al guinzaglio nell’appartamento di un pescatore biscegliese, che sarebbe finita alla macellazione se non fossero intervenuti i carabinieri e i volontari del Wwf. O le gazze impiccate trovate nelle nostre campagne utilizzate come spaventapasseri. Nel corso dell’incontro sono state anche ricordate le corse clandestine di cavalli sulla strada statale 16bis, piuttosto che i maltrattamenti e i soprusi contro i migliori amici dell’uomo: i cani, uccisi a colpi di accetta o bruciati vivi.

Ancora più dure delle immagini proiettate sullo schermo, sono le parole del magistrato Giuseppe Bianco, sostituto nella procura di Firenze, di Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio nazionale zoomafia della Lav (lega antivivisezione), di Pasquale Salvemini, responsabile del Wwf Molfetta.

Sono gli autorevoli ospiti a ricordare che prima dell’entrata in vigore della legge 189/2004 coloro che commettevano azioni contro gli animali venivano sanzionati con una semplice contravvenzione, con tale legge, fortemente voluta da Ciro Troiano, maltrattare gli animali è diventato un reato.

Dal 2004 è nato anche il termine zoomafie, che come ha tenuto a precisare Troiano, «per mafia non si intende quella di “cosa nostra”, ma qualsiasi azione criminale organizzata (e non) compiuta contro gli animali».

Un incontro che ha fatto emergere in tutta sua drammaticità anche la situazione pugliese che non è immune da questo tipo di reati, anzi detiene proprio il bollino nero. Non dimentichiamo che la nostra regione ha collegamenti con tutto il Mediterraneo per cui spesso i porti pugliesi sono anche crocevia di traffici di animali esotici e non, ma spesso come ha detto Troiano, «gli animali sono utilizzati anche per trasportare sostanze stupefacenti».

Dalle parole del magistrato Giuseppe Bianco, noto per le sue indagini sui disastri ambientali e sull’abusivismo nella valle dei templi ad Agrigento, la difficoltà prima del 2004 di non poter intervenire per questo tipo di reato, pur conoscendo nome e cognome dei personaggi coinvolti, «ma - come ha detto il magistrato - potevano solo constatarne la veridicità di quello che emergeva delle intercettazioni telefoniche fatte per sgominare una banda di narcotrafficanti».

Di storie da raccontare di soprusi agli animali ne avrebbe veramente tante da raccontare Pasquale Salvemini in ventisei anni di attività con il Wwf, ma preferisce soffermarsi su storie a lieto fine come quella di Igor, «un cane abbandonato in un cassonetto che rischiava di essere ucciso, è stato salvato dalla sensibilità di alcuni cittadini. Per cui - ha aggiunto il responsabile molfettese del Wwf - il nostro impegno quotidiano è rivolto soprattutto alla sensibilizzazione dei cittadini verso le tematiche ambientali».

Quando si parla di animali, di natura, vi è un altro risvolto della medaglia quello che definisce queste persone esaltate come ha detto Lucrezia d’Ambrosio, durante la presentazione della serata: «Se essere esaltati significa amare la natura, rispettare gli animali, promuovere determinate battaglie di esaltati così ce ne vorrebbero un po’ di più in giro».

La serata si è conclusa con la consegna del primo Agorà a Ciro Troiano e il premio Agorà Award alla ditta Morando.

(da molfettalive.it)

28/03/2011

 

Tutela degli animali: arriva lo sportello

Attivo presso l’ufficio Ambiente del Comune di Arezzo

“Questo Sportello è il punto di arrivo di un percorso di collaborazione attivato da tempo con la Asl 8, con il Wwf e con le associazioni animaliste del territorio. L’obiettivo è quello di coordinare le politiche e gli interventi e offrire un punto di riferimento unico ai cittadini per tutti gli aspetti riguardanti gli animali”. Così l’assessore Emiliano Cecchini presenta il nuovo Sportello attivo presso l’ufficio ambiente del Comune che opera in stretta collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale, l’Unità Funzionale di Igiene Urbana Veterinaria della ASL 8 e le Associazioni animaliste operanti nell'ambito del territorio comunale di Arezzo. “Insieme alle modifiche al regolamento comunale e alla ristrutturazione del canile – prosegue Cecchini - abbiamo anche molti progetti che portiamo avanti anche grazie alla collaborazione del Ceaa e che riguardano la zooantropologia didattica e fauna selvatica nelle scuole, i rifugi artificiali per pipistrelli (bat box), la vigilanza zoofila e ambientale in particolare nelle aree verdi ed il percorso formativo per proprietari di cani per il rilascio del patentino”.
Insieme a queste attività c’è anche la ristrutturazione del canile rifugio che, come specifica l’assessore Franco Dringoli “prevede un investimento di 450.000 euro. E’già stato approvato il progetto esecutivo per la sistemazione dei box, del sistema fognario e di riscaldamento della struttura e prevista anche l’acquisizione di un’area di 1000 metri quadrati limitrofa da adibire a spazio libero per gli animali. Abbiamo partecipato ad un bando regionale e siamo in attesa di un eventuale finanziamento e stiamo preparando una gara per l’affidamento della gestione del canile che prevede anche una compartecipazione alle spese di ristrutturazione. Ringrazio l’Enpa che in questi anni ha contribuito alla gestione di questo importante spazio”.
Al canile rifugio arrivano gli animali randagi che provengono da canile sanitario. Sauro Geppetti, responsabile dell’Unità Funzionale Igiene urbana veterinaria della Asl 8: “ c’è sensibilità dei cittadini per questi temi e anche la Asl è particolarmente attenta tanto da aver creato una nuova struttura specifica per questo settore. Ci occupiamo di prevenire il randagismo e della sterilizzazione delle colonie feline: sono circa 300 ogni anno i cani che catturiamo e che, dopo le opportune verifiche, affidiamo al canile o restituiamo ai proprietari mentre sterilizziamo circa 500 gatti. Anche nel nostro territorio siamo nella media nazionale di 1 cane ogni 5 abitanti e con l’attivazione dello Sportello riusciremo sicuramente a coordinare meglio il lavoro e le competenze di ognuno”.
Di cosa si occupa lo Sportello: informazioni generali sulle problematiche degli animali, le norme e i regolamenti vigenti, le competenze istituzionali che attengono il rapporto tra cittadini e animali; gli orari e ubicazione degli uffici preposti, modulistica (per adozioni, cambio di proprietà , richiesta censimento colonie feline ecc.), annunci anche di privati per le adozioni di cani e di gatti, collegamenti a varie utilità quali le banche dati e gli atti riguardanti l’attività dello sportello; ricezione e istruzione delle segnalazioni e richieste di intervento riguardo alle problematiche legate agli animali (maltrattamenti, interventi su popolazioni a rischio, segnalazione di animali rinvenuti vaganti, inosservanza di norme e regolamenti, ecc.). In questo caso lo sportello svolge anche funzioni di raccordo e di coordinamento con gli altri enti pubblici e soggetti privati, l'associazionismo di volontari, preposti o incaricati, in merito a interventi immediati, accettazione richieste per sterilizzazione e controllo sanitario delle colonie di gatti randagi e conseguente effettuazione dei sopralluoghi ai fini del censimento delle colonie feline e comunicazione dati al Servizio Veterinario della Asl 8; funzioni di coordinamento per la programmazione e realizzazione di progetti di sensibilizzazione riguardanti la migliore convivenza tra persone e animali; collaborazione con i soggetti incaricati della gestione del Canile Comunale "Rifugio" e del Canile Sanitario.

(www.arezzoweb.it)

28/03/2011

 

ANIMALI: AIDAA, IN EUROPA 6 MLN CANI RANDAGI. SERVONO NORME 

 

Sono almeno 6 milioni i cani randagi presenti nei paesi dell'Unione Europea (ma stime meno prudenziali aumentano il numero fino a 8 milioni), dei quali circa un milione in Italia. I numeri arrivano dall'Aidaa, associazione italiana difesa animali ed ambiente, che evidenzia come si tratti di ''un fenomeno tutt'altro che trascurabile e che solo parzialmente viene risolto attraverso le politiche nazionali di cattura e sterilizzazione, e che in alcuni casi (quelli piu' noti sono la Romania e la Spagna) in dispregio della stessa normativa europea che tutela i gli animali di affezione vengono sottoposti all'eutanasia a scopo di contenimento della popolazione se non addirittura a vere e proprie battute di caccia piu' o meno legalizzate''.

''Lodevole ma ovviamente insufficiente - prosegue l'Aidaa - e' l'impegno delle organizzazioni italiane ma anche di altri paesi europei che si sforzano di salvare la vita e trovare una famiglia a migliaia di cani togliendoli dagli inferni a cui sono destinati. Detto questo appare chiaro che solo una normativa europea applicata da tutti gli Stati membri in materia di lotta al randagismo che escluda a priori la morte dei cani, ma che si concentri su un programma internazionale di sterilizzazioni e su un programma nazionale per ciascuno degli stati membri ma sotto il controllo Ue per quanto riguarda le politiche di incentivazione delle adozioni puo' essere la carta vincente nella lotta contro il randagismo canino o almeno puo' essere un ottimo punto di partenza per superare le emergenze (e a volte gli eccessi esasperati) prodotti proprio dal randagismo''.

L'associazione propone quindi ''un programma quinquennale europeo con fondi strutturali europei per la lotta al randagismo. Piani che ogni stato membro si impegna a praticare pero' con fondi e sotto la supervisione di una apposita commissione europea. Un programma di sterilizzazioni e di incentivazione alle politiche di adozione sostenuto da finanziamenti programmati per un medio termine permette agli stati (e nel caso italiano alle singole regioni) di mettere a punto una pianificazione sia sul numero degli interventi di sterilizzazione da compiere sui cani randagi sia sulle politiche di incentivazione alle adozioni. Ovviamente gli stati che rispettano i programmi sottoscritti (come avviene per tutti gli altri fondi strutturali) oltre a dover ridare indietro i soldi non utilizzati entro un certo termine dovranno anche essere sottoposti ad azione sanzionatoria''.

La questione del randagismo, evidenzia Lorenzo Croce presidente nazionale di Aidaa, ''e' una questione che a nostro avviso deve essere affrontata in sede europea. I singoli stati da soli spesso non riescono a far fronte alla questione e purtroppo alcuni di loro adottano ancora politiche di soppressione degli animali nonostante le leggi comunitarie li tutelano. Da qui la proposta di una normativa che renda obbligatorie alcune linee comuni per la lotta al randagismo tra cui la sterilizzazione obbligatoria dei randagi e le politiche di incentivazione all'adozione che devono avere norme chiare e condivise sia in materia di adozione nazionale che internazionale''.

(da www.asca.it)

28/03/2011

30/03/2011

 

Salvato procione col muso incastrato in un barattolo a NY

Ecco una notizia felice sugli animali: il procione con il muso incastrato nel barattolo di burro di arachidi è stato salvato. L’animale era stato avvistato su un palo in una cittadina periferica di New York. Il povero procione è stato protagonista di una (dis)avventura, dal momento che l’eccessiva golosità lo ha portato a infilare la testa dentro un barattolo di crema di arachidi. E’ stato bravo a infilare la testa, sì, ma non altrettanto abile a toglierla. Infatti, il simpatico e buffo animaletto è salito sopra al trespolo di legno con ancora indosso questo “casco” involontario.

Ma per fortuna che qualcuno se ne è accorto! L’episodio ha attirato un piccolo gruppetto di curiosi che, dopo alcuni minuti di esitazione, ha tempestivamente avvertito le autorità. Il piccolo orsetto lavatore, ribattezzato Skippy, era sopra il palo della luce da ben 8 ore ed era visibilmente frastornato dall’accaduto. Non è stato semplicissimo liberarlo, ma per fortuna i tecnici della società elettrica newyorkese sono riusciti comunque a trarlo in salvo.
 
Skippy ha corso proprio un brutto rischio: se nessuno si fosse accorto di questa anomalia, infatti, molto probabilmente il procione sarebbe morto di fame e sete. Qualcuno giura di aver visto diversi giorni fa lo stesso animale gironzolare con lo stesso barattolo in testa. Sta di fatto che ora è stato liberato, ed è tornato a vivere serenamente!

(da www.ecoo.it)

30/03/2011

 

ANIMALI: AIDAA SI RIVOLGE A CORTE EUROPA CONTRO EUTANASIE RANDAGI

Una moratoria europea alla pena di morte per i cani e la condanna degli stati che ancora praticano il sistema dell'eutanasia nei confronti dei cani randagi, classifica dove ai primi posti risultano esserci la Spagna e la Romania. Questo il senso della denuncia che nei prossimi giorni verra' depositata da AIDAA alla Corte Europea.

''Quella dell'eutanasia indiscriminata sui cani praticata da diversi paesi dell'Unione Europea rappresenta una violazione delle normative europee a tutela dei diritti degli animali da compagnia che prevedono la condanna fino a due anni di carcere ne cagioni la morte o il maltrattamento e una forte ammenda pecuniaria - si legge nel testo della denuncia che e' ora al vaglio degli avvocati dell'associazione animalista italiana - inoltre l'applicazione dell'eutanasia su larga scala rappresenta un deterrente anche all'educazione del rapporto di affettivita' tra uomo ed animale''.

AIDAA nel documento in preparazione sostiene inoltre che la corte europea si debba pronunciare ''in fatto di diritto'' sulla mancata ratifica da parte di alcuni stati membri delle norme europee di tutela degli animali da compagnia.

AIDAA chiede che la corte imponga ''l'obbligo a tutti gli stati di recepire le normative che prevedano la tutela del diritto alla vita degli animali di affezione ed in particolare condanni gli stati membri che nel loro ordinamento interno hanno ancora leggi che sono in contrasto con le direttive europee in materia di tutela degli animali di affezione prevedendo un esplicito divieto dell'eutanasia''.

Nei giorni scorsi l'associazione aveva presentato anche una petizione al parlamento europeo in relazione alla vicenda dell'uccisione dei cani delle perreras spagnole.

(da www.asca.it)

31/03/2011

“Per lei Fido conta più di me”

Nel 2010 gli animali sono stati protagonisti di oltre 50mila contese giudiziarie. Non solo perché micce di bombe a orologeria condominiali, in quanto portatori di rumore, disordine, sporcizia e danneggiamenti - per evidente incuria dei loro padroni - ma anche perché trofei da conquistare da parte di entrambi i coniugi in via di separazione o dichiarato motivo di paralisi del desiderio sessuale.
L'ultima storia ha come scenario Trento. Due coniugi si azzuffano perché lei pone in cima alla scala gerarchica delle sue priorità il cane: in funzione dell’amico a quattro zampe della donna, viene modulata infatti la vita coniugale, sociale e affettiva della coppia. La scelta delle ferie, del ristorante, del cinema o della cena tra amici impone che vi sia una chance perché anche «lui» vi possa partecipare. Probabilmente anche i momenti dedicati al sesso, sono più o meno ritmati sui bisogni del cane. Il marito, offeso dalla quotidiana postergazione della propria dignità e delle aspirazioni connesse al progetto di coppia, lascia la «cuccia coniugale» e chiede la separazione con addebito alla moglie della responsabilità della frattura matrimoniale.
Poco tempo prima, un altro marito aveva chiesto all'Aidaa (Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente) di sfrattare d'urgenza dal letto coniugale il gatto, imposto dalla moglie, poiché freno inibitore di qualsiasi attività sessuale. La moglie, più giovane di vent'anni, si era difesa sostenendo che la presenza del gatto, cosiddetto voyeur, non fosse altro che un alibi del marito, ormai inabile di per sé.
Ricordo che oltre vent'anni fa, quando l'affido condiviso era di là da venire, suggerii a una coppia che si stava separando, di dirimere il contenzioso accesissimo sulla proprietà del cane e del gatto, tenendoli in affido congiunto e alternato uno alla volta ciascuno.
L'idea piacque e per circa un anno i coniugi si incontravano per lo scambio degli animali ogni quindici giorni. Finché entrambi furono costretti a recarsi dal veterinario, perché gli animali presentavano disturbi all'umore e una sorta di disarmonia affettiva. Il veterinario, a differenza di ciò che pensano molti genitori sconsiderati, e molti giudici sulla serenità psicologica dei bambini, ritenne che fosse necessario garantire alle bestiole un periodo di stabilità nello stesso territorio, affinché riacquistassero l'equilibrio emotivo e la ridefinizione dei loro confini ambientali. Fu così che la coppia, ormai separata, decise di riunirsi per l'estate nella comune casa di campagna non ancora venduta, immolandosi sull'altare del sacrificio per amore del cane e del gatto. E fu così che non si lasciarono mai più, perché da quell'estate terapeutica spuntò una gravidanza, attesa disperatamente nei frustranti dieci anni prima dell'estemporanea separazione.
Secondo Danilo Mainardi le mamme dovrebbero imparare dalle femmine degli animali ad allevare i bambini, forse così potendo educarli meglio all'autonomia e non strumentalizzandoli mai. Freud addirittura, pensava che le persone siano incapaci di amare e confondano l'amore con l'odio, mentre i cani sanno amare gli amici e mordere chi è loro ostile.

Si incontrano persone così innamorate della loro bestiola che, per esempio, non fumano in loro presenza se sanno che procura starnuti a ripetizione; rinunciano a prendere l'aereo per non costringerla alla tortura della stiva; vivono il lutto della sua morte fino al punto di dimagrire e andare in depressione.
Certo, considerando le storie coniugali che si frantumano a causa della presenza ossessiva di un cane e di un gatto, verrebbe voglia di approfondire meglio le consistenze sentimentali in discussione: dati per scontati l'affetto per gli animali, gli scodinzolamenti, le fusa e gli sguardi dolci, c'è da chiedersi se dal coniuge si pretende altrettanto (e non c'è), oppure se, a parità di fusa e di affettuosi lambire, le moine coniugali non vincono il confronto e appaiono deludenti.
E, dunque, prima di accusare le bestie, sarebbe bene un esame di coscienza da parte degli uomini e delle donne che si lamentano della presenza opprimente e tormentosa di un cane e di un gatto sul talamo coniugale.
Ha in sé qualcosa di affascinante e misterioso lo studio delle relazioni tra uomini, donne e animali. Forse perché gli animali si astengono da ogni commento, e noi possiamo interpretare la dinamica delle relazioni secondo il nostro carattere e i nostri valori. Mi piacerebbe sapere, per esempio, cosa pensano le rane delle donne che tradiscono se stesse mascherandosi con botox e silicone: le rane sono l'etica dell'antiestetica, giacché, grasse, brutte, rugose, sgraziate come sono, cantano rauche e felici tutto il giorno. E riescono a trovar marito senza drammi, ripopolando sistematicamente gli stagni.
Le donne, invece, anche quelle che diventano avatar di se stesse pur di trovare un uomo, trascurano poi il marito per dedicarsi a un cane. Sarà forse vero, allora, che più si conoscono gli uomini, più si apprezzano i cani?

(da www.ilgiornale.it)

31/03/2011

 

Test cosmetici sugli animali, petizione della Lav

 

31 marzo 2011

Una petizione per mettere al bando totale i test cosmetici su animali. Sabato 2 e 9 aprile la Lav di Piacenza, lega antivivisezione, sarà presente in Piazza Cavalli per chiedere lo stop alla sperimentazioni si shampoo, rossetti o deodoranti su conigli e topi.


Come hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa Silvia Cerutti e Valentina Gioia, ai tavoli Lav i cittadini potranno firmare la petizione per chiedere a Commissione e Parlamento UE di far rispettare la scadenza del 2013 sul bando totale delle sperimentazioni, ricevere la “Guida pratica ai cosmetici non testati su animali” e partecipare al concorso “Amali anche quando ti ami” per l’estrazione di 100 confezioni di prodotti L’Erbolario.

Per sostenere la campagna contro i test si potranno acquistare anche le tradizionali uova di Pasqua Lav: in cambio di un contributo minimo di 11 euro si potrà avere un uovo equosolidale al cioccolato fondente.

I tavoli saranno presenti sabato 2 e 9 aprile in piazza Cavalli, sotto i portici Inps, dalle ore 9.30-18.30, e domenica 3 e 10 aprile a Castel San Giovanni in corso Matteotti 72, davanti alla Bnl, dalle ore 10-12.30.

(da www.piacenzasera.it)

 

31/03/2011

 

Carne clonata, niente accordo Ue sull'etichetta

Niente accordo del Parlamento e del Consiglio europeo sull'introduzione di un'etichetta indicante la provenienza e il tipo di carne su tutte le importazioni. L'ipotesi di un accordo per nuove norme europee sui cibi provenienti da animali clonati o da loro discendenti è fallita. Via libera, dunque, al commercio di tutta la carne commestibile tra i paesi dell'Unione Europea senza un'etichetta di riconoscimento. Sulle nostre tavole, quindi, potrebbe arrivare anche della carne clonata e saperlo sarà impossibile.

Ad oggi l'Europa importa 300mila tonnellate all'anno di carne clonata e tra i Paesi che la consumano c'è l'Inghilterra. Adesso i discendenti di 'Dolly', il primo ovino clonato, potrebbero arrivare anche sulle nostre tavole.

Secondo quanto raccontato all'Asca dal capodelegazione dell'Europarlamento nella procedura di conciliazione Ue, Gianni Pittella, il Parlamento ha chiesto a maggioranza il divieto degli alimenti derivanti da animali clonati e dai loro discendenti o almeno la loro etichettatura per permettere ai consumatori una scelta responsabile, ma il Consiglio è stato irremovibile.

A quanto pare il Consiglio era a favore dell'etichettatura di un solo tipo di prodotto, la carne bovina, e a fare uno studio nei prossimi anni. Ma Pittella ha spiegato che la carne bovina è una percentuale minima, il problema sono anche i formaggi, lo yogurt. In pratica i governi erano disponibili solo a mettere a bando l'ingresso di animali clonati nella Ue, 'ma gli animali clonati non arrivano: arriva invece il cibo derivato da animali clonati e i loro discendenti'.

Con il mancato accordo a livello comunitario, duqnue, non esistono norme sulle importazioni che impongano di etichettare un alimento come derivato da progenie o discendenti di animali clonati. La Coldiretti è subito intervenuta chiedendo l'avvio immediato di un piano di controlli alle frontiere.

Secondo un'analisi della stessa Coldiretti su dati Istat, l'Italia nel 2010 ha importato carne fresca, congelata o refrigerata per ben 18 milioni di chili dal Brasile, per 9,3 milioni di chili dall'Argentina e per 1,3 milioni di chili dagli Usa. E proprio in Brasile, Argentina e Usa la pratica della clonazione si è rapidamente diffusa, per tale ragione le importazioni di carne proveniente da questi Paesi sono sotto particolare osservazione in Europa e in Italia.

La Coldiretti ha spiegato che il rischio non riguarda tanto gli animali clonati, ma la loro discendenza poiché nessuno spenderebbe decine di migliaia di euro per ottenere un toro clonato per farne hamburger. Il consiglio rivolto ai consumatori è quello di verificare l'etichetta di origine che oggi obbligatoria per la carne bovina e per quella di pollo e di preferire la produzione nazionale.

(da magazine.excite.it)

31/03/2011

 

Medicinali agli animali, rinvio a giudizio per 2 allevatori

E’ il primo caso del genere che si verifica a Modica

 

Richiesta di rinvio a giudizio per due allevatori di Modica, G.C. e C.L., di 64 e 37 anni, accusati di ricettazione per aver detenuto e somministrato ad animali destinati alla vendita sostanze medicinali di provenienza illecita. Al fine di trarre un ingiusto guadagno, i due allevatori hanno somministrato agli animali medicinali scaduti o potenzialmente pericolosi, mettendo a repentaglio la vita degli animali stessi e potendo potenzialmente cagionare danno anche alle persone, visto che alcuni degli animali sarebbero stati destinati alla macellazione.

E’ stato il procuratore Francesco Puleio ad avanzare al giudice la doppia richiesta di rinvio a giudizio. E’ il primo caso del genere che si verifica a Modica. Le indagini a suo tempo effettuate accertarono che i medicinali utilizzati con dolo dai due allevatori non erano conformi all’utilizzo, vale a dire la somministrazione agli animali. Pare che i due allevatori abbiano sempre negato i fatti addebitatigli.

(da www.corrierediragusa.it)

31/03/2011

 

Ritrovato morto nel catanese raro esemplare di aquila reale

Una rarissima aquila imperiale e' stata ritrovata morta in Sicilia. I resti del rapace in avanzato stato di decomposizione sono stati rinvenuti nelle campagne di Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania. A denunciare l'episodio e' la Lipu-BirdLife Italia, che ha ricevuto qualche giorno fa l'aquila dall'Azienda Foreste Demaniali di Piazza Armerina (Enna). Si tratta di un raro esemplare di maestoso rapace delle stesse dimensioni di un'aquila reale, ma che in Italia non nidifica e che anzi e' rarissimo incontrare.

Sulla causa della morte ancora non c'e' un riscontro da parte dell'Istituto Zooprofilattico e del Nucleo operativo Cites di Palermo, ma l'associazione animalista teme "un gravo atto di bracconaggio". ''Si tratta di una specie rarissima, che possiamo osservare in uno o due esemplari tutto l'anno sull'intero territorio nazionale - dichiara Fulvio Mamone Capria, vicepresidente Lipu -. Se le analisi ufficiali sveleranno una morte per impallinamento, si tratterebbe di un grave atto per il quale dovremo chiedere alla Regione misure speciali antibracconaggio''.

L'aquila imperiale e' stata ritrovata da alcune persone nelle campagne di contrada da Leano, a Mirabella Imbaccari. L'animale riportava un anello identificativo del Museo di Bratislava, i cui numeri sono stati trasmessi all'Ispra per una verifica.

(www.libero-news.it)

31/03/2011

 

Inflazione: Coldiretti, vola spesa per animali in case e stalle

Aumento record del 19 per cento per i prezzi dei mangimi che fanno segnare rincari quasi dieci volte superiori a quelli degli alimentari necessari per apparecchiare la tavola degli uomini che crescono solo del 2,3 per cento.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della divulgazione dei dati Istat sull’inflazione a marzo. Il forte aumento - sottolinea la Coldiretti - riguarda praticamente tutti gli animali sia nelle case per i pesci negli acquari e per gli uccellini nelle gabbie che gli zoo ed i circhi ma soprattutto gli allevamenti dove è sempre piu’ costoso riempiere la mangiatoia di mucche e maiali.
L’Ismea - precisa la Coldiretti - ha infatti rilevato a febbraio 2011 un rincaro medio dei mangimi del 19,3 per cento con aumenti record per quelli a base di orzo e cruscami che crescono del 66,4 per cento. Considerato ch si stima siano circa 59 milioni gli animali tenuti nelle case degli italiani tra cani, gatti, pesci, roditori e uccellini, si tratta - precisa la Coldiretti - di un andamento che incide notevolmente sui bilanci delle famiglie.
Ancora maggiore è l’incidenza nelle aziende agricole italiane dove si allevano quasi 600 milioni di animali con la spesa per l’alimentazione che è proprio una delle principali voci di costo. In grave difficoltà - conclude la Coldiretti - sono tra gli altri gli allevamenti di pecore e maiali per i quali all’aumento dei costi non ha fatto seguito un aumento dei prezzi di vendita alla stalla anche a causa dell’importazioni di prodotti che vengono spacciati come Made in Italy per la mancanza di norme chiare sull’etichettatura.

(da finanza.repubblica.it)

Aprile

05/04/2011

 

Castellabate, controlli e sanzioni dell'Empa per abbandono dei rifiuti

 

Continuano le attività di controllo per la salvaguardia della Tutela dell’Ambiente e del Territorio ad opera delle Guardie Ambientali dell’EMPA (Ente Mediterraneo Protezione Animali),coordinate dal Dirigente Riccardo Feo che con capillari attività di perlustrazione sul comprensorio dell’Alto Cilento svolgono una continua attività di prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi e dei reati ambientali, negli ultimi giorni sono state incrementate anche il numero delle sanzioni sull’abbandono dei rifiuti e sul rispetto delle normative relative alle conduzioni dei cani volte ad accertare il trasporto dei proprietari dell’apposita paletta per la raccolta delle deiezioni, le palette sono obbligatorie per chi conduce il cane al proprio seguito.

 

 

Elogio sull’operato delle Guardie è stato espresso dal Sindaco di Castellabate Prof. Costabile Maurano che sottolinea come “a quasi due anni dall’attivazione del servizio di Prevenzione e Repressione dei reati ambientali ad opera delle Guardie Ambientali dell’EMPA non posso non considerare come il loro operato, svolto con grande professionalità, abbia dato buoni risultati sul territorio, essi rappresentano, unitamente alla nostra Polizia Municipale un baluardo di legalità sul territorio”, infine il Responsabile Riccardo Feo annuncia l’incremento del personale che a seguito del superamento di uno specifico Corso di formazione su tecniche di Diritto e normative di Vigilanza Ambientale hanno prestato Giuramento nelle forme di Legge e presto saranno operative su tutto il comprensorio.

(da www.infoagropoli.it)

16/04/2011

 

Comunicato stampa

 

Il giorno 16/04/2011 le guardie zoofile E.M.P.A. (Ente Mediterraneo Protezione Animali) in collaborazione con le guardie L.I.P.U. (Lega Italiana Protezione Uccelli), ed il Comandante della Stazione Locale del Corpo Forestale dello Stato di Marigliano (Na) Geremia CAVEZZA hanno effettuano un servizio di recupero fauna selvatica: un’esemplare Gazza Ladra (Pica pica), in località Castello di Cisterna (Na), detenuto in cattività. La notizia pervenuta da fonti anonime ha condotto all’identificazione del contravventore I.M. che è stato denunciato per detenzione illegale dell’ esemplare di fauna selvatica e detenzione dello stesso in condizioni incompatibili con la sua natura come previsto dalla normativa vigente Legge 157/92. L’operazione odierna si è inserita tra le attività di controllo sul territorio di Pomigliano d’Arco (Na) che in questo periodo sono eseguite dal Corpo Forestale dello Stato e le Guardie Zoofile EMPA per il controllo in materia di detenzione, commercio e trasporto di animali d’affezione, numerosi i controlli quindi anche sull’anagrafe canina che hanno portato alla verbalizzazione di due detentori di cani risultati non in regola con la registrazione all’anagrafe. Felice la conclusione della giornata, che ha visto il Capo Nucleo Provinciale dell’E.M.P.A. Giuseppe SALZANO, liberare il volatile e restituire la libertà a chi rischiava di morire in gabbia.


 

Maggio

02/05/2011

Il teatro? Roba per gli animali

Al 'Totò' dall'8 maggio uno spettacolo di Gennaro Silvestro per aiutare la Lega per la difesa dei diritti degli animali

NAPOLI - 'Tra Teatro e Volontariato - L'Arte che aiuta i diritti degli animali' è il titolo del programma di solidarietà che avrà inizio l'8 Maggio 2011 alle ore 18.30 al teatro Totò di Napoli. Il progetto è frutto di una sinergia tra l'Associazione Lega per la Difesa ed i Diritti degli Animali e dell'Ambiente (Leda), rappresentata dalla vice presidente Francesca Confessore e l'Ente Mediterraneo Protezione Animali rappresentato da Giuseppe Salzano, Capo Nucleo Provinciale guardie zoofile. Lo spettacolo dal titolo 'Maschio, razza bianca...cercasi', per la regia di Gennaro Silvestro (l'agente Francesco Silla della serie tv 'La nuova Squadra'), sarà portato sul palco da Gennaro Silvestro, Ciro Esposito, Luisa Esposito, Ivana D'Alisa , Luca Tarantino, Ivan Fiorenza, Michele Rinaldi. Il ricavato della serata verrà devoluto all'Associazione Leda di Acerra che si occupa del randagismo sul territorio, e che attualmente si prende cura di più di cento amici a 4 zampe. Madrina della serata sarà Rosaria De Cicco.

 

18/05/2011

 

Cassazione: va multato il padrone indifferente verso il suo cane

 

I padroni che trascurano i propri cani possono essere multati. Parola di Cassazione. Secondo la Corte, infatti, non basta punire il solo abbandono dell'animale. Anche l'indifferenza è un atteggiamento che può diventare elemento costitutivo del reato. I giudici di Piazza Cavour evidenziano inoltre che il "senso di trascuratezza o disinteresse verso qualcuno o qualcosa, o anche la sola mancata attenzione" costituisce un atteggiamento che "in controtendenza con l'accresciuto senso di rispetto verso l'animale e' avvertito nella coscienza sociale come una ulteriore manifestazione della condotta di abbandono che va dunque interpretato in senso ampio e non in senso rigidamente letterale". Con questa motivazione (sentenza n. 18892/2011) la Terza sezione penale della Corte ha convalidato una multa di ben mille euro per abbandono di animali nei confronti di un uomo che era rimasto del tutto indifferente allo smarrimento del suo cane.

(da www.vigilanzambientale.it)

24/05/2011

Animale d'affezione investito? Sanzioni al colpevole anche sulla base di testimonianze oculari

Se testimoni oculari offrono le loro dichiarazioni, potrai essere lo stesso sanzionato.
E la polizia stradale è tenuta a mettersi in moto, indagando ogni volta che si dovesse trovare di fronte a segnalazioni di eventi di questo tipo.

Lo stesso Ministro dell'Interno lo specifica con la circolare 300/a/4631/11/108/29 *, citando il comma 9-bis dell'art. 189 del Codice della Strada e affermando che tutti gli operatori predisposti al controllo stradale (e, in particolare, polizia stradale e polizia municipale), devono attivarsi con atttenzione e rapidità nel ricercare i responsabili di un sinistro a danno di animali d'affezione e devono farlo utilizzando anche le tecniche operative utilizzate in caso di incidenti stradali a danno di persone. 
Inclusa un'eventuale ricostruzione del sinistro che, unita a testimoninaze oculari e materiale probatorio atti a dimostrare una responsabilità nell'incidente, sono sufficienti per fare partire d'ufficio la multa salata.

 

Circolare n. 300/A/4631/11/108/29 del 18 maggio 2011
Disposizioni per la protezione degli animali che si trovano sulle strade di cui all'art. 189 C.d.S., come modificato dall'art. 31 della Legge 120/2011. Legge 4.12.2010 n. 201 recante "Disposizioni in materia di trasporto di animali da compagnia in attuazione della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia".

(da www.vigilanzambientale.it)

 

Giugno

12 giu 2011

Casalnuovo – Sequestrata discarica abusiva di 1.500 mq. Dalla Forestale e dalle Guardie zoofile dell’EMPA

Discarica abusiva a Casalnuovo, via Saggese

E’ stata sequestrata ieri un’area di 1500 mq. che era stata adibita a discarica abusiva in aperta campagna. L’importante operazione a tutela dell’ambiente è stata eseguita dal Comando Stazione Forestale di Marigliano (NA), affiancato dalle Guardie Ambientali Zoofile dell’E.M.P.A. (Ente Mediterraneo Protezione Animali), unitamente alle Guardie Ambientali A.E.O.P. (Associazione Europea di Polizia), tutti guidati dal Sovrintendente CAVEZZA Geremia, comandante della stazione, che hanno sequestrato una discarica abusiva realizzata in aperta campagna nelle vicinanza dell’alveo dello Spirito Santo, già luogo di numerosi  sversamenti abusivi di rifiuti pericolosi. L’operazione, sviluppatasi nell’ambito di una attività di contrasto alle fenomenologie criminali perpetrate sull’ambiente e finalizzata alla prevenzione dei reati di natura ambientale, ha avuto l’epilogo ieri quando, gli uomini della Forestale ed il personale delle associazioni, dopo aver effettuato lunghi servizi di osservazione, si sono recati nel comune di Casalnuovo di Napoli, alla via Saggese, ed hanno rinvenuto una discarica abusiva, che si era sviluppata in aperta campagna, lungo terreni coltivati. Sul posto erano presenti ingenti quantità di rifiuti catalogati speciali e pericolosi consistenti, fra l’altro, in rottami ferrosi, pneumatici, carcasse di elettrodomestici, plastica e diversi altri residui di demolizione, quantificati in circa 1.500 mila metri cubi di materiale. I suddetti rifiuti costituiscono, un grave pericolo di inquinamento delle falde acquifere sottostanti. Il Comandante della Forestale di Marigliano (NA), in collaborazione con il Capo nucleo provinciale delle Guardie Ambientali Zoofile E. M. P. A. Giuseppe SALZANO e con il responsabile delle guardie ambientali Ass. europea di Polizia DE SANTIS Luciano, metteranno in atto dei servizi di pattugliamento per un controllo sul territorio di competenza sulle discariche abusive, al fine di debellare il malvezzo. L’area è stata sequestrata e consegnata in custodia al responsabile dell’Ufficio Ambiente del Comune di Casalnuovo di Napoli in attesa di individuare l’esatto proprietario del terreno.

(da www.lavocedelvolturno.com)

Luglio

Agosto

06/08/2011

Benevento: Volontari dell'ENPA salvano un airone ferito

 

Singolare intervento quello effettuato nella serata di ieri 5 agosto dall'EMPA (Ente Mediterraneo Protezione Animali): i volontari della Sezione di Benevento, solitamente impegnati con il Servizio Veterinario ASL nel soccorso di cani e gatti, hanno provveduto al recupero di un esemplare di Airone ferito, segnalato dai Carabinieri in località Cancelleria del Comune di Benevento.
Giunti sul posto con il veterinario ASL in servizio di reperibilità e constatate le condizioni dell'animale, che presentava l'ala sinistra spezzata forse a causa dell'impatto con un filo di metallo, i volontari di Benevento, d'intesa con il Corpo Forestale dello Stato (al quale, insieme alla Polizia Provinciale, vanno fatte pervenire le segnalazioni circa la fauna selvatica) hanno disposto il trasferimento dell'animale presso l'Ospedale Veterinario dell'ASL di Napoli “Frullone”.
La struttura ospedaliera regionale, infatti, dove da oramai circa tre anni in seguito ad un accordo con l'ASL di Benevento vengono ricoverati i randagi feriti della nostra provincia, oltre ad essere dotata di canile e gattile sanitari, dispone di un attrezzato Centro di Recupero della Fauna Selvatica dove l'Airone riceverà le cure necessarie dal personale napoletano specializzato, in attesa di essere riportato sul nostro territorio dopo la guarigione.

 

11/08/2011

Settembre

12/09/2011

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Blitz della polizia e delle guardie Zoof
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26/09/2011

Camposano (Napoli) – Forestale e guardie zoofile dell’Empa salvano decine di uccelli maltrattati. Una denunzia per maltrattamenti

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