Lo scorso 23 febbraio, gli uomini del Comando stazione Carabinieri di Afragola, mentre effettuavano un controllo all’interno della Città di Afragola, notavano una vettura marca FIAT con il cofano posteriore aperto. I militari dell’Arma, insospettiti, si sono avvicinati per un controllo e notavano che all’interno dell’autovettura c’erano diverse gabbie e ricevitori pieni di uccelli. A questo punto, i Carabinieri contattavano le guardie zoofile dell’EMPA (Ente Mediterraneo Protezione Animali) e le guardie della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) per il riconoscimento degli animali. Tempestivamente il Capo Nucleo delle guardie zoofile Salzano Giuseppe con la guardia Salvatore Sibilio e le guardie della LIPU si portavano al Comando Stazione Carabinieri di Afragola dove il personale operante, Carabiniere Scelto Vittiglio Roberto e Navacci Emiliano, coordinati dal Comandante di Stazione, denunciavano alla competente A.G le persone identificate, V.A e V.F, per uccellagione e detenzione di fauna protetta nonché per maltrattamento animali. Le guardie portatesi sul posto hanno attestato che gli uccelli erano tutti di specie protetta e catturati con reti. Si tratta, nella fattispecie, di 80 esemplari di cardellini.(carduelis carduelis lucherini, verdoni, fringuelli, famiglia dei fringillidi) e di un falchetto specie gheppio (Falco tinnunculus). Entrambe le specie sono protette, inoltre all’art. 2 della legge 157/92 come è previsto nell’allegato ii dalla Convenzione di Berna il gheppio è stato liberato in zona idonea, mentre i restanti uccelli sono stati portati presso il Presidio Ospedaliero Frullone di Napoli ed affidati alla persona del Dott. Gennaro Saracino per le cure necessarie prima della re immissione in natura. “L’uccellagione, ossia la cattura di uccelli vivi con reti e trappole, è purtroppo una pratica diffusissima in tutta Italia”- spiegano il Capo Nucleo provinciale delle guardie zoofile Giuseppe Salzano ed il delegato della LIPU Fabio Procaccini – “Vengono utilizzate grosse reti sistemate sul terreno e circondate dai richiami (altri cardellini rinchiusi in gabbie) che con il loro canto, attirano altri uccelli che finiscono in trappola. Sono soprattutto catturati in questo modo, i cardellini perchè ricercati per la bellezza e per il melodioso canto. Purtroppo” – hanno concluso – “questo commercio non sfugge al controllo dalla criminalità organizzata in quanto rappresenta una fonte di guadagno notevole che ammonta ad almeno 30 milioni di euro all’anno”. L’EMPA di Napoli e la LIPU hanno espresso vivo apprezzamento per l’ottima azione dei Carabinieri di Afragola, i cui uomini si sono prodigati non poco per salvare questi animali ed affermare la legalità. (da altocasertano.wordpress.com)

Nel pomeriggio del 13 marzo u.s. i volontari della sezione cavese dell’EMPA (Ente Mediterraneo Protezione Animali),  Apicella Carmine, de Cesare Nicola, Scala Raffaele e Senatore Maurizio hanno, con il loro intervento, portato in salvo un cane. L’animale era precipitato nel vallone Gargagallo a ridosso della curva nord dello stadio comunale Simonetta Lamberti; intontito per il capitombolo e visibilmente scosso l’animale non riusciva a risalire e si era accasciato al centro del vallone. I volontari, allertati dal Comando della Polizia Locale,  hanno lasciato prontamente le loro attività per prestare soccorso allo sventurato animale. Calandosi con una corda nel vallone sono riusciti a raggiungere il cane e a portarlo in salvo. La riconoscenza mostrata loro dall’animale deve essere accompagnata dalla riconoscenza di tutta la cittadinanza; con il loro intervento, infatti, i volontari non solo hanno tratto in salvo l’animale ma hanno anche evitato il dispendioso intervento dei VV.F. e la distrazione di tali forze da interventi precipui della loro attività di prevenzione e protezione.